Ricca di spunti interessanti la notte di Champions League a San Siro, con Inter-Borussia Dortmund che in qualche modo rimette in carreggiata la squadra di Antonio Conte nella lotta per la conquista di un posto agli ottavi di finale della massima competizione europea. Un 2-0 secco, in cui i tedeschi hanno creato grattacapi ai nerazzurri solo dal punto di vista del predominio territoriale, considerando il fatto che solo in due o tre circostanze sono arrivati dalle parti di Handanovic.
Le pagelle di Inter-Borussia Dortmund
Fatta questa premessa, è interessante valutare la prestazione offerta dai singoli attori scesi in campo, considerando che Inter-Borussia Dortmund ci fornisce delle indicazioni importanti anche sotto questo punto di vista come si potrà percepire facilmente. Tante note positive, ma anche qualche calciatore che non ha del tutto convinto:
Handanovic 6,5: due interventi importanti, non impossibili, che tuttavia blindano il risultato e tengono l’Inter in corsa in questa Champions League;
Godin 5,5: sbaglia due uscite e rischia di far trovare tutta la squadra fuori posizione. Non soffre troppo l’uno contro uno, ma quella palla forzata servita a Brozovic poteva costare caro;
De Vrij 7: assist fantastico a Lautaro, ma anche una solidità difensiva che nemmeno l’anno scorso si vedeva. Stringe i denti per un problemino fisico nel finale;
Skrinar 7,5: miglior partita nella gestione Conte. Primo segnale importante nella sua evoluzione personale in una difesa a 3. Insuperabile;
Candreva 7,5: ridurre tutto al gol sarebbe riduttivo. Aiuta Godin sempre coi tempi giusti e prova a dare respiro al gioco salendo sempre;
Gagliardini 6,5: altra bella prova di un ragazzo che nel centrocampo a tre di Conte può dare effettivamente una bella mano ai giocatori più tecnici;
Brozovic 7,5: solita intelligenza tattica. Nel primo tempo è il primo a chiamare la difesa alta già in fase di impostazione. E che assist a Candreva;
Barella 8: scioglie tutti i dubbi riguardanti il prezzo del cartellino. Migliore in campo e non di poco, è ovunque;
Asamoah 6: qualche errorino di troppo, ma solita diligenza difensiva che aiuta non poco la linea a 3;
Lukaku 5,5: deciso passo indietro rispetto alla doppietta con il Sassuolo. Attualmente non ha le tre partite settimanali nelle gambe e si vede. Però per Lautaro è fondamentale;
Lautaro Martinez 7,5: oltre al gol e al rigore sbagliato (non ne aveva più), la continua difesa della palla che dà costantemente ossigeno ai compagni. Che la prodezza del Nou Camp l’abbia sbloccato definitivamente?
Esposito 7: piano con gli elogi, ma a 17 anni tener dietro Hummels e prendersi un rigore da lui non è cosa da poco.