Italia-Giappone, Nagatomo sa come fermare Balotelli

Dopo la convincente vittoria contro il Messico l‘Italia del commissario tecnico Cesare Prandelli si prepara per la seconda partita del girone che vedrà gli azzurri contrapposti alla rappresentativa del Giappone. I nipponici, che partecipano alla Confederations Cup in veste di campioni d’Asia, non hanno esordito nel migliore dei modi perdendo per 3-0 contro il Brasile non impensierendo minimamente la compagine verdeoro. Dopo la prima gara non andata sicuramente bene dunque i biancoblù vorranno assolutamente riscattarsi contro gli azzurri anche per dare una grande soddisfazione al loro commissario tecnico italiano Zaccheroni.Ieri la compagine nipponica è arrivata a Recife, gara in cui si svolgerà la partita, in nottata e si sono sistemati in albergo, mentre la nazionale italiana, dopo aver trascorso alcune ore in spiaggia, è partita alla volta della città brasiliana solamente in mattinata.

Il Giappone ha già rilasciato inoltre le prime dichiarazioni alla stampa, dinanzi ai microfoni dei giornalisti si è presentato infatti Nagatomo, uno che conosce benissimo il calcio italiano. Al terzino giapponese è stato subito chiesto come intende fermare un grande attaccante come Mario Balotelli, e la risposta è stata molto semplice: “Credo che per fermare un giocatore come Balotelli ci sia solamente un modo: non avere paura. Se ci facciamo prendere dal timore reverenziale credo che faremo una bruttissima figura contro l’Italia. Dobbiamo restare calmi e mettere in scena tutte le nostre migliori caratteristiche, solo facendo in questo modo possiamo uscire dal campo con un risultato positivo”.

Intanto al compagine asiatica ha recuperato uno dei suoi giocatori più promettenti: Honda. L’attaccante aveva accusato dei fastidi dopo la gara persa contro il Brasile ma ad oggi è ritornato a disposizione del tecnico Zaccheroni ed il suo utilizzo sembra essere sicuro. Ricordiamo che il Giappone in caso di sconfitta sarebbe già matematicamente eliminato dalla Confederation Cup,in virtù di due sconfitte.

Lascia un commento