Negli ultimi due anni Massimo Moratti si è sempre dimostrato molto attento a qualsiasi sviluppo finanziario per poter rinforzare le proprie strutture. E ora che la situazione economica a livello internazionale è diventata decisamente complessa, il patron nerazzurro ha deciso di imprimere una svolta al suo business. La strada è quella delle partnership, in primo luogo per la Saras ma, di riflesso, anche per l’Inter.
In questo senso si legge l’ingresso nel club di via Durini, alla fine del mese di luglio, dei soci cinesi della China Railways Construction, a cui è stato affidato il compito di lavorare alla costruzione del nuovo stadio dell’Inter. Anche la società nerazzurra ha capito che una gestione sana e competitiva di una squadra di calcio non può prescindere da un impianto di proprietà.
Di diverso tenore è l’accordo che Massimo Moratti ha raggiunto ieri con il gruppo petrolifero russo Rosfnet. La partnership commerciale in questione, come riportano quest’oggi sia la Gazzetta dello Sport che Tuttosport, non riguarda direttamente l’Inter, ma coinvolge la Saras. Si tratta di un accordo su possibili cooperazioni soprattutto in termini di fornitura di grezzo. Eppure, l’arrivo dei rubli nell’impresa petrolifera dei fratelli Moratti potrebbe portare vantaggi importanti in termini di liquidità e stabilità economica anche per la società nerazzurra. Una maggiore tranquillità finanziaria potrebbe spingere il presidente a tornare a investire prepotentemente sul calciomercato, magari già a gennaio.
La situazione sul fronte mercato, però, può evolversi esclusivamente in un discorso futuribile. L’ultimo anno solare è stato infatti ricco di spese sostanziose, da Pereira a Handanovic, passando per Palacio e tutti gli altri nuovi arrivati. La strategia di Moratti è di proseguire sulla strada delle partnership, che consente investimenti di buono spessore e garantisce stabilità economica, in attesa degli introiti del nuovo stadio a partire dal 2017. Il tutto, mirando contemporaneamente a ridurre sempre di più il monte ingaggi.