Dopo le 225 marcature siglate in serie A che gli hanno consentito di eguagliare il record di Nordahl, il mito di Francesco Totti continua a rifulgere più luminoso che mai. Il capitano della Roma parrebbe infatti vicino al rinnovo del proprio contratto con la società capitolina, che gli permetterebbe di giocare fino a quaranta anni con la maglia della squadra della sua città. Ma non solo, un’indiscrezione dell’ultima ora vorrebbe legare il nome del Capitano alla sua squadra per l’eternità unendolo indelebilmente alla futura nuova casa dei lupetti giallorossi. Sta infatti prendendo sempre più sostanza l’ipotesi di chiamare ‘Totti Arena’ il nuovo stadio della A.S. Roma.
Lo scenario suggestivo è stato illustrato dal quotidiano sportivo romano per eccellenza, il Corriere dello Sport. Secondo il parere delle penne capitoline, dare il nome del ‘Pupone’ al futuro stadio privato della Roma sarebbe una scelta da non escludere, anzi. Il Corriere dello Sport difatti riporta che: “in giro per il mondo chi pensa alla Roma pensa a Totti, ecco perché un’impianto che porti il nome del capitano sarebbe visto di buon occhio da tutti. Anche dalla stragrande maggioranza dei tifosi romanisti, che in passato espressero parere favorevole all’ipotesi. Si tratterebbe di onorare il più grande campione di sempre, uno dei più grandi italiani, tra i fenomeni del calcio dei sempre. Un campione, appunto, che anche all’estero è inquadrato come rappresentante primo del club giallorosso: la Roma ci sta pensando, perché la soluzione più a portata di mano potrebbe essere la più indicata, quella appoggiata a furor di popolo“.
Francesco Totti sta disputando la sua ventunesima stagione con la maglia giallorossa. Il Capitano esordì infatti nella stagione 1992/93 a soli sedici anni in un Brescia-Roma, terminato 0-2. Dopo il primo goal, non ufficiale, siglato all’Olimpico nell’estate del 1994 in un’amichevole contro il Valencia, il ‘Pupone’ ha iscritto per la prima volta il suo nome in un tabellino di serie A il 4 settembre dello stesso anno contro il Foggia.