Il Napoli guidato da Walter Mazzarri ha ottenuto ieri il suo secondo successo di fila battendo dinanzi ai propri tifosi la Fiorentina con il punteggio di 2-1 e portandosi in testa al torneo a punteggio pieno. La partita però si è svolta su un terreno ai limiti dell’impradicabile: già da diverse sttimane infatti il manto erboso dello stadio Sanè diventato quasi totalmente senza erba, una situazione paradossale per una squadra come il Napoli che è costretta a giocare in un impianto dove ad ogni passaggio si alza anche una buona quantità di sappia e terriccio, quasi come in un campo da beach soccer.
La spiegazione di questo particolare fenomeno che ha letteralmente distrutto l’erba del San Paolo è da ricercare in un virus che ha attaccato il manto erboso durante il periodo estivo. Il presidente Aurelio De Laurentis infatti, subito dopo il match vinto contro i viola, parla della situazione del campo: “Il campo del San Paolo? Non è responsabilità del Sindaco, ma del Napoli. Il problema del campo è un virus che è entrato nel terreno e che con le alte temperature ha creato una situazione come quella che si è vista domenica sera. Sono cose che capitano…“. Alcuni esperti infatti hanno notato che, durante l’estate, se la temperatura all’esterno dello stadio fosse intorno ai 50 gradi, quella sul manto erboso raggiungesse addirittura i 50 gradi centigradi.
Il virus dunque ha bruciato l’erba dell’impianto situato nel quartiere di Fuorigrotta, ma il Napoli sembra già essere corso ai ripari. I giardinieri del club infatti già da oggi attueranno una nuova semina e entro 15 giorni il colore marroncino del manto erboso visto ieri sera dovrebbe lasciare spazio di nuovo al solito verde. Fortunatamente il calendario gioca a favore del Napoli in quanto gli azzurri, vista la sosta del prossimo turno, torneranno a giocare in casa tra tre settimane.