Il grande assente di questa annata rossonera è indubbiamente Alexandre Pato. Già lo scorso anno il brasiliano aveva saltato molte partite a causa degli infortuni, eppure era stato il miglior bomber del Milan in campionato (14 gol come Ibrahimovic e Robinho). Questa doveva essere la stagione della riscossa, invece le cose sono andate peggio. L’incompatibilità tattica con Ibra si è acuita, i guai fisici sono aumentati pure. L’ex attaccante dell’Internacional Porto Alegre, le rare volte in cui è sceso in campo, ha messo a segno la miseria di 4 gol. Quando tornerà a giocare, è un mistero.
Adriano Galliani cerca una soluzione per i problemi del giovane sudamericano.
“Farà una preparazione particolare negli Stati Uniti con un luminare, che non è lo stesso dello scorso anno – ha detto l’amministratore delegato del Milan. – Pato è un patrimonio per la nostra società, ma chi lo sta sostituendo sta facendo bene. Il futuro di Alexandre? Rimarrà con noi”.
Al di là delle dichiarazioni di Galliani, il futuro di Pato resta un’incognita. A gennaio il brasiliano era stato a un passo dal Psg, disposto a investire complessivamente 35 milioni per il cartellino. Ma a giugno, vista la fragilità di Pato, ci sarà ancora qualche club desideroso di spendere tutti quei soldi? Il rischio è che il prezzo del sudamericano crolli e che dunque il Milan – volente o nolente – dovrà tenerselo.