Ibrahimovic: retroscena di violenza al Barcellona

Sorprendente ma nemmeno più di tanto. Il passato di Zlatan Ibrahimovic al Barcellona è sempre più chiaro, soprattutto dopo le dichiarazioni riportate nella sua biografia. Quello che più sconvolge però sono le parole di Carles Villarubi (dirigente del club) che rivela il profilo violento di Ibra. In due occasioni lo svedese avrebbe infatti minacciato di picchiare Josep Guardiola, e in una di queste ci sarebbe quasi riuscito.
La prima data è quella del 16 gennaio 2010: Il Barcellona batte 3 a 1 il Siviglia e Zlatan entra solo al minuto 86, a partita ormai chiusa. Nello spogliatoio quest’ultimo avrebbe trattenuto l’allenatore oltre tempo per parlare in privato e a quel punto si sarebbe scatenata la furia dell’attaccante, che avrebbe addirittura rotto un mobiletto di metallo divenuto vittima della sua ira. Guardiola sarebbe anche stato colpito dallo stesso giocatore, ma di questo nulla è certo dato che il tecnico non ha mai denunciato l’episodio.
I compagni raccontano di un Ibra scontento perchè nessuno al Barça aveva compreso il suo vero valore, e innervosito al seguito delle numerose panchine e per la mancata integrazione col gruppo.

Il secondo episodio riguarda il suo trasferimento in rossonero a fine agosto 2010. Ibrahimovic arrivò addirittura a minacciare il tecnico durante un colloquio col presidente Sandro Rosell. Voleva il via libera per andare al Milan che fino ad allora gli era stato negato dalla presidenza, poichè  ritenevano che un altro anno in  blaugrana avrebbe fatto alzare il prezzo del suo cartellino.
La dirigenza ormai stanca del comportamento del giocatore decise infine di cederlo in Italia. Egli stesso definì la sua situazione in Spagna: “Al Barcellona mi sentivo come un leone in gabbia, al quale non è permesso di vivere come gli altri“.

L’ unico calciatore del Barcellona che si è espresso sulla vicenda è stato Lionel Messi: “Nel gruppo Zlatan non era odiato da nessuno, tantomeno da me. Non è colpa mia se ha avuto problemi col mister, che in quanto tale ha fatto le sue scelte”.

Adesso al campione svedese tocca incontrare di nuovo i catalani in Champions, e chissà come andrà a finire.

 

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