Ci sono alcune piazze che forse non hanno ancora metabolizzato il passaggio in serie B, e continuano a praticare degli atteggiamenti che con il calcio di un certo livello non hanno in comune nulla. Sabato di è giocata la partita tra Nocerina e Cittadella, una sfida che i padroni di casa campani dovevano vincere a tutti i costi per allontanarsi dall’ultima posizione. Alla fine i “molossi”, questo il soprannome della squadra salernitana, hanno perso per 0-1, un’ennesima sconfitta che non fa altro che avvicinare sempre più i rossoneri al baratro della Lega Pro. In campo il match è sembrato, nonostante la normale cattiveria agonistica, tutto sommato regola e mai nessuno avrebbe potuto supporre che invece alla vigilia del match si è consumato un atto di vero e proprio vandalismo.
Ad essere vittima è stato il portiere del Cittadella Cordaz, un estremo difensore di grande esperienza e che in passato ha difeso la porta di diverse squadre tra serie B e Lega Pro. Il portiere ha raccontato a diverse testate giornalistiche di essere stato telefonato la sera prima dalla partita da alcuni sconosciuti che gli hanno intimato di “non impegnarsi” e subire almeno tre reti. La telefonata non aveva di certo un tono pacifico e a testimonianza della sua veridicità è stata anche fatta scoppiare una bomba carta nel piazzale dell’albergo dove risiedeva la squadra veneta. Cordaz però ha dimostrato grande professionalità in quanto il giorno dopo ha difeso normalmente la porta del Cittadella, anzi si è reso protagonista di una grande prestazione negando la rete del pari alla Nocerina in più occasioni.
Ora gli inquirenti andranno a fondo nella vicenda per capire il responsabile materiale dell’assurdo tentativo di manipolazione. In molti però credono che i colpevoli siano riconducibili alla tifoseria organizzata Nocerina che, visto l’andamento pessimo della squadra sul terreno di gioco, pur di avere qualche minima possibilità di salvezza provano anche modalità illecite.