Ezequiel Lavezzi sembrava vicino al Paris Saint Germain. Sembrava, perché nelle ultime ore le cose sono cambiate, con l’Inter che è tornata prepotentemente in corsa per assicurarsi il Pocho. La frase di Ancelotti (“non è ancora stato fatto niente“) è apparsa una conferma più che un gioco delle parti. Il nodo da scogliere è la clausola rescissoria di 31 milioni di euro. Su questo il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, è intransigente. La società nerazzurra, però, vuole inserire nella trattativa Pandev e/o Pazzini per abbassare l’esborso in contanti.
L’arrivo di Lavezzi, dopo quello di Palacio strappato alla Roma, non è da considerarsi un sfizio di Massimo Moratti, ma una necessità, viste le partenze di Forlan e Zarate. In più, secondo le ultime indiscrezioni, il massimo dirigente della Beneamata ha intenzione di confermare Andrea Stramaccioni, che in pochi mesi ha conquistato tutto il gruppo. Ed è proprio volontà del tecnico romano giocare con due punte esterne (Palacio e Lavezzi) sulla stessa linea di Sneijder, in appoggio all’unica punta Milito. Lo schema che vorrebbe adottare l’ex mister degli Allievi della Roma ricalca il 4-2-3-1 del triplete 2010, anno in cui Mourinho convinse Eto’o e Pandev ad agire sulle fasce.