Quello dei terzini è ormai, per il Milan, un problema ancestrale. Basti pensare ai tanti flop delle ere Ancelotti, Leonardo e Allegri. Jankulovski, Zambrotta, Didac Vilà, Taiwo, Oddo, Mesbah – giusto per fare alcuni nomi del presente e del passato recente – hanno ampiamente deluso oppure non sono stati presi in considerazione dai rispettivi allenatori. La situazione resta molto incerta anche in vista della prossima stagione. Taiwo e Vilà sono in prestito ma, con Allegri in panchina, pensare a un loro ritorno è improbabile. Zambrotta è a fine contratto e non rinoverà. Antonini e Mesbah, reduci da una stagione non esaltante (specie l’ex leccese) sono destinati a rimanere, così come, ovviamente, Abate. Ma per completare il reparto servono un paio di uomini. Uno, il Milan, potrebbe avercelo già in casa: si tratta di Mattia De Sciglio.
Ieri sera contro l’Atalanta, il terzino destro è stato schierato dal primo minuto vista l’assenza di Abate. Il difensore si è ben comportanto, sia quando si è trattato di dare una mano a Nesta e Mexes, sia quando si è trattato di supportare l’azione offensiva. Per De Sciglio, che ha appena 20 anni, non è stata la prima gara da titolare, ma probabilmente è stata la migliore da quando Allegri lo ha portato con sé.
Il tecnico rossonero ha elogiato il difensore per la prestazione. A questo punto l’inserimento in pianta stabile in prima squadra non è da escludere. Anzi, per un dirigente come Adriano Galliani, che dice di volere puntare sui giovani, tenere De Sciglio diventa quasi obbligatorio.
Il Milan, comunque, continua a seguire diversi uomini per le fasce. Piace Dani Alves del Barcellona, che però costa troppo. Fra gli osservati speciali per la fascia sinistra, invece, ci sono soprattutto Alexander Kolarov del City, Pablo Armero dell’Udinese e Aly Cissokho, seguito anche dal Napoli. Già tre stagioni fa l’esterno del Lione era stato a un passo dal Milan, che poi lo aveva scartato per presunti problemi fisici.