Ci risiamo, ancora una volta il Cagliari deve fare i conti con i problemi causati dall’inagibilità del Sant’Elia che ha costretto la squadra rossoblù ad emigrare in altri stadi della regione. La soluzione che sembrava essere definitiva potrebbe però essere rimessa in discussione dalla Lega Calcio che con un comunicato ha fatto sapere che neanche lo stadio del paese sardo può essere dichiarato agibile.
Nonostante la società sarda aveva fatto sapere di essere anche disposta a giocare a porte chiuse la gara della seconda giornata di campionato contro l’Atalanta, i vertici della Lega hanno pensato ad una soluzione alternativa: spostare la squadra a Trieste. Già nello scorso anno infatti il Cagliari giocò le ultime partite di campionato allo stadio Nereo Rocco di Trieste, con gli ovvi disagi per la tifoseria costretta ad attraversare l’Italia per osservare i propri beniamini giocare in “casa”.
Questa volta però i giocatori rossoblù non sono disposti a spostarsi ed hanno addirittura minacciato di non scendere in campo contro l’Atalanta, una decisione estrema che però fa ben capire lo stato di disagio in cui versa la società. Nel frattempo, attraverso il sito ufficiale del club, il Cagliari ha fatto sapere che la campagna abbonamenti è sospesa, proprio per il pericolo di giocare a Trieste:
“Il Cagliari Calcio – si legge nel sito – informa di aver assunto la decisione di sospendere, fino a nuova comunicazione, la campagna di rinnovo abbonamenti in quanto attualmente non si é ottenuto il benestare della Questura e della Commissione di vigilanza per l’agibilità dello stadio di Is Arenas in occasione della gara che si disputerà domenica tra Cagliari ed Atalanta, valevole per la seconda giornata del campionato di Serie A. Il Cagliari Calcio – si legge sempre nel sito – avrebbe voluto garantire l’ingresso allo stadio almeno dei vecchi abbonati, ma non essendo stato ottenuto il benestare, la società è stata costretta a malincuore a prendere questa decisione”. Dove giocherà il Cagliari domenica? Se lo chiedono anche i tifosi che animano il dibattito in rete. A questo punto rimangono in piedi almeno tre possibilità: Trieste, Quartu forse a porte chiuse, oppure rinvio. Tutto questo mentre si attendono gli esiti e le comunicazioni ufficiali della commissione convocata da questa mattina in Prefettura.”