Mario Balotelli è cresciuto, tecnicamente e nello spirito. Il centravanti del Milan e della Nazionale italiana ha saputo scrollarsi le critiche di dosso, e dire per sempre addio ai colpi di testa (almeno a quelli legati al campo) che l’avevano caratterizzato nel recente passato. Da quando in rossonero, l’attaccante è riuscito a rendersi protagonista di giocate piuttosto importanti, culminate nello splendido gol rifilato al Brasile giovedì sera. Le pagine sportive dei quotidiani sono tutte per lui, che si gode il momento con calma olimpionica.
In una recente intervista, l’ex City si è soffermato a parlare di questo suo ‘magic moment’, spiegando alla platea di volersi ulteriormente migliorare per meritare i complimenti della piazza: “Con il Brasile è stata una bella partita, non penso alle occasioni gol che non ho sfruttato, ma a quelle che avrò in futuro. La Nazionale ha qualcosa di speciale, qualcosa in più, sono contento che sta diventando sempre più giovane. Ringrazio chi mi considera tra i primi 5 attaccanti del mondo, ma io sono io. Sto cambiando da tanto, solo che prima non si vedevamo i miglioramenti“.
L’affetto delle persone cresce giorno dopo giorno: “Dopo l’Europeo la mia popolarità è aumentata, l’ho visto anche da come si comporta la gente, prima mi volevano bene solo i miei tifosi, ora anche quelli delle altre squadre. Ma non sono mai stato montato, ho fatto solo un gol al Brasile. La mia forza la conosco da solo, non c’è bisogno di voti“. Se poi ci fosse Francesco Totti come trequartista rifinitore durante i Mondiali 2014, farebbe terno a lotto: “Magari potessi giocare con lui alle spalle, è un fenomeno e i grandi campioni sono sempre bene accetti in squadra. Direi sicuramente si“. Nel passato Balotelli ha compiuto diversi errori da cui oggi prende distanze siderali. Uno tra questi non lo ripeterebbe assolutamente: “La maglietta dell’Inter gettata a Barcellona, quello non lo rifarei“.