I riconoscimenti personali non bastano mai a Lionel Messi, che a soli 23 anni ha già vinto tutto. Ben 31 premi individuali, dal miglior calciatore argentino ai due Palloni d’Oro e alla Scarpa d’oro. Anche col suo club, il Barcellona, ha vinto tutto il possibile più di una volta ed è conosciuto al mondo come il più forte in assoluto, avendo dimostrato sul campo la sua superiorità. I numeri però non bastano per descrivere il talento immenso di questo calciatore, destinato a restare nella storia del calcio come un suo celebre predecessore: Diego Armando Maradona.
Ciò che più colpisce della Pulce (così chiamato per la sua piccola statura) è la sua grande umiltà e il grande attaccamento al suo paese, lasciato all’età di 12 anni per trasferirsi in Spagna. Leo ha dimostrato il suo amore per la terra natale in più occasioni, soprattutto quando fu chiamato a scegliere proprio tra Spagna (di cui possiede il passaporto) e Argentina, optando ovviamente per la seconda.
Proprio per il suo grande legame con le origini e per i valori di umanità e lealtà che trasmette a tutto il mondo, Lionel Messi è stato proclamato “Ambasciatore di Rosario nel mondo” dal sindaco Miguel Lifschitz, un riconoscimento che ha fatto molto piacere al calciatore.
In occasione della manifestazione a lui dedicata l’attaccante si e’ presentato con i genitori e un gruppetto di amici. ”Sono orgoglioso di questo riconoscimento della mia città. Anche se sono andato via molto giovane, porto la mia infanzia nel cuore così come tutte le persone che mi hanno aiutato a crescere qui.”, ha commentato Messi: “Non dimentico sicuramente le mie origini. A causa del mio lavoro sono lontano dalla mia famiglia e questo mi dispiace moltissimo. Quando smetterò di giocare tornero’ a vivere qui, in mezzo alla mia gente. Voglio che i miei figli e i miei nipoti crescano in un posto stupendo come Rosario”.