Appena qualche mese fa Andrea Pirlo annunciava il suo addio al Milan e il suo passaggio alla Juventus. Un addio tutto sommato atteso. Considerato fondamentale da Carlo Ancelotti e da Leonardo, con Massimo Allegri era finito ai margini. E non solo a causa dei moltissimi infortuni della scorsa stagione.
Pirlo ha lasciato il Milan al termine di un decennio in cui ha vinto praticamente tutto, compresi 2 scudetti, 2 Champions League e una Coppa del mondo per club. A 32 anni aveva bisogno di nuovi stimoli. Ma era soprattutto il Milan a non volere puntare su di lui, sia per l’età, sia per l’altissimo ingaggio, sia perché c’erano dubbi sulle sue effettive condizioni fisiche e l’utilità al progetto di Allegri.
La Juventus lo ha ricoperto d’oro e da subito gli ha fatto capire che sarebbe stato un titolare inamovibile. Pirlo ha detto più di una volta che, nonostante le tante vittorie, la voglia di primeggiare non gli è passata. Le prime partite di questo campionato stanno dimostrando che aveva ragione la Juve a puntare sull’ex di Milan e Inter, risultato tra i migliori in campo sia contro il Parma, sia contro il Siena. Anche se siamo solamente all’inizio e dunque, il nostro, non è che un giudizio molto parziale.