Calcioscommesse, si chiude l’inchiesta di Bari: Conte rischia ancora

Nuove ombre all’orizzonte per Antonio Conte. Stavolta, sotto accusa sono finite le due stagioni baresi del tecnico della Juventus (2007-2008 e 2008-2009).

Il nome dell’allenatore, infatti, si legge varie volte negli atti del secondo filone d’inchiesta della Procura di Bari per quanto riguarda le partite di serie B Bari-Treviso 0-1 (10 maggio 2008) e Salernitana-Bari 3-2 (23 maggio 2009). Un’inchiesta terminata ieri con la notifica di avvisi di conclusione delle indagini a carico di 36 persone, tra cui 27 calciatori (in attività e non).

L’elenco dei 27 giocatori nel mirino della Procura assomiglia a una convocazione per una partita: portieri: Jean François Gillet, Nicola Santoni, Vitangelo Spadavecchia; difensori: Andrea Masiello, Nicola Belmonte, Gianluca Galasso, Alessandro Parisi, Simone Bonomi, Cristian Stellini, Raffaele Bianco, Marco Esposito, Luca Fusco, Marco Rossi e William Pianu; centrocampisti: Davide Lanzafame, Stefano Guberti, Daniele De Vezze, Mark Edusei, Simone Bentivoglio, Nicola Strambelli, Massimo Bonanni, Ivan Rajcic; attaccanti: Vitali Kutuzov, Corrado Mario Colombo, Vincenzo Santoruvo, Francesco Caputo, Massimo Ganci.

Per quanto riguarda Bari-Treviso e Salernitana-Bari, ai 27 calciatori viene contestato il reato di concorso in frode sportiva. Le due gare, secondo l’accusa, furono vendute dai calciatori del Bari in cambio di 220mila euro complessivi.

Antonio Conte non risulta indagato, ma, in qualità di possibile testimone delle combine, potrebbe essere chiamato a rispondere davanti alla Procura della Figc di omessa denuncia, lo stesso reato che gli è costato la precedente squalifica di quattro mesi per Albinoleffe-Siena del 29/05/2011. La medesima sorte potrebbe toccare ad Alessandro Gazzi (ora al Torino), Paulo Vitor Barreto (ora all’Udinese), l’ex manager del Bari Luciano Tarantino e all’interista Andrea Ranocchia, per i quali il pm Ciro Angelillis ha richiesto l’archivazione a causa dell’assenza di riscontri penali. Ora la patata bollente passa al capo della Procura federale, Stefano Palazzi.

Nel mirino delle indagini della Procura altre due partite: Bari-Sampdoria 0-1 e Palermo-Bari 2-1 della Serie A 2010/11. In particolare, per Palermo-Bari (07/05/2011), Alessandro Parisi, Marco Rossi e Simone Bentivoglio accettarono la somma di 30mila euro ciascuno da Hristian Ilievski, grazie alla mediazione di Andrea Masiello e di Angelo Iacovelli. Per quanto riguarda Bari-Sampdoria (23/04/2011), invece, per far vincere la Sampdoria l’allora doriano Stefano Guberti offrì 50mila euro ad Andrea Masiello e agli altri calciatori del Bari che presero parte alla gara.

Lascia un commento