Se il Napoli è partito con due ottime vittorie in campionato il merito è anche del giovane attaccante Lorenzo Insigne. L’ex Pescara infatti non ci ha messo molto per ambientarsi nella massima serie e, al momento, si sta confermando sui livelli della scorsa stagione a Pescara. Il primo ad essere contento di questo risultato è lo stesso Insigne che però non nasconde la necessità di lavorare con continuità giorno per giorno, una caratteristica che gli ha fatto anche guadagnare la sua prima convocazione nella nazionale di Cesare Prandelli:“Penso di aver fatto bene con Zeman, che mi ha insegnato tanto – ha spiegato il giovane attaccante partenopeo -. Sul momento non ho creduto a questa chiamata, ringrazio il ct, credo di essermela alla fine meritata; quando Mangia non mi ha chiamato ho pensato che fosse strano, ma ho creduto alla convocazione solamente quando ho visto il tutto in televisione. Era uno dei miei sogni, insieme a quello di esordire in A con la maglia del Napoli e di riuscire un giorno a vincere qualcosa di importante”.
La convocazione con la maglia della nazionale per il giocatore napoletano è un segno del maggior interessamento vero i giovani calciatori provenienti dal campionato cadetto:L’errore più grande che noi ragazzi che giochiamo in grandi squadre potremo commettere in questo momento è quello di sentirci arrivati, non si deve essere mai sazi. Quando sono arrivato in ritiro col Napoli sapevo di essere come in prova, per questo motivo mi sono messo sotto a lavorare come un matto. Immobile e Florenzi sono due giocatori che faranno molto bene“.
Infine Insigne lancia una vera e propria frecciatina al presidente De Laurentis e ad Alessandro Del Piero: “Guardavo i suoi gol, l’ho sempre ammirato. Mi dispiace di non poterlo affrontare, non poter scambiare la maglia. Dirò a De Laurentis di portarlo a Napoli“.