Il Real crolla in Portogallo, Mourinho si difende

Il Real Madrid, come tutte le maggiori squadre europee, in questo periodo è alle prese con una lunga serie di amichevoli che portano la squadra in diverse nazioni diverse. L’ultima gara giocata dalle merengues è quella di ieri contro il Benfica nell’Eusebio Cup, trofeo dedicato al grande giocatore portoghese.

Ovviamente gli occhi dei media erano tutti puntati sul tecnico del Real Josè Mourinho che tornava in patria per affrontare una delle squadre più forti della scena calcistica lusitana. Il Benfica infatti ha dimostrato di essere più in forma del Real e ha rifilato ai blancos ben 5 reti, con il match che è terminato 5-2 a favore dei lusitani.

Dopo la sconfitta con punteggio tennistico dunque molti giornalisti spagnoli si sono rivolti in maniera aspra nei confronti di Mourinho che però anche questa volta ha saputo dribblare le polemiche con la sua solita dialettica:“Io non vinco mai trofeo in estate. Dei 19 trofei che ho conquistato nella mia carriera mai nessuno è arrivato nel periodo estivo e ovviamente c’è un perchè. I giocatori stanno lavorando tanto e questi match amichevoli non sono altro che dei test per sperimentare anche nuovi schemi e nuovi giocatori. Proprio per questo sono molto contento della prova che hanno offerto i giovani giocatori della cantera mentre alcuni mi sono apparsi un po’ stanchi. Kakà è tra questi”.

L’allenatore portoghese dunque torna a parlare del calciatore brasiliano che in molti dicono essere sul piede di partenza, ecco l’ennesima opinione di Mourinho sulla vicenda: “Il futuro di Kakà lo chiedete sempre a me, ma non sono io l’arbitro del suo destino. Il giocatore sta lavorando come tutti gli altri e sono convinto che se resterà potrà essere nelle condizioni di dare il massimo sia dal punto di vista fisico che psicologico. Tuttavia non sono sicuro che decida di restare”.

 

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