Il gran ritorno si è materializzato: Zinedine Zidane, nove mesi le sue clamorose dimissioni dopo aver vinto la terza Champions League consecutiva, torna al Real Madrid. Il francese sostituisce Solari, esonerato dopo una settimana terribile che ha visto il club capitolino perdere tutti e tre gli obiettivi stagionali con tre sconfitte in sei giorni al Bernabeu, due col Barcellona e l’ultima, clamorosa, con l’Ajax.
Sembrava dover concretizzarsi un altro clamoroso ritorno, quello di Mourinho, alla fine però l’ha spuntata il francese che pure, secondo la stampa, aveva rifiutato le prime “avances” di Florentino Perez. Zidane è stato però perentorio: “Torno perché me l’ha chiesto il presidente, non potevo dirgli di no. Nove mesi fa era necessario cambiare, per i giocatori, per lo spogliatoio, per me: abbiamo vinto la Champions, è vero, ma non vanno dimenticati gli altri obiettivi falliti. Il cambio era necessario, ora ho ricaricato le pile e ho una gran voglia di tornare ad allenare”.
A chi gli chiede se ha avuto garanzie tecniche o di mercato (qualcuno ha anche accennato al ritorno di Cristiano Ronaldo, ndr), Zidane risponde: “Non ho chiesto nomi e non è nemmeno il momento di parlare di queste cose. Dobbiamo ora preparare al meglio il prossimo progetto e il primo passo è lavorare bene in vista delle 11 partite di campionato che restano”.