Il ritorno del tecnico boemo Zdenek Zeman nella massima serie italiana ha riaperto nuovamente una serie di questioni. Il carattere dell’allenatore è infatti molto vulcanico e Zeman non le manda mai a dire a nessuno rilasciando sempre dichiarazioni molto precise e coincise sul suo pensiero e sopratutto riguardo ai suoi nemici. L’ultimo della lista sembra essere il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio Giancarlo Abete. Zeman infatti non ha gradito le decisioni che sono state prese dalla federazione in merito alla vicenda del calcioscommesse.
Il boemo, oggi intervistato a Trigoria durante una conferenza stampa, è tornato a parlare di Abete rispondendo così a diverse domande che i giornalisti gli hanno posto:“Abete non è nemico mio. E’ nemico del calcio. Dopo gli scandali, nell’ambiente del pallone c’è qualche miglioramento. Ma temo che sia più paura di essere scoperti che per convinzione. Servono più esempi positivi”. Insomma l’allenatore boemo si auspica un vero e proprio cambio generazionale nei vertici del calcio italiano.
In molti sono convinti che Zeman abbia da dire solamente contro Abete, nulla di più sbagliato. Dopo non averle mandate a dire al presidente della FICG, Zeman cambia bersaglio e parla di Moratti. Il presidente nerazzurro infatti in passato aveva più volte dichiarato di essere vicino all’ingaggio dell’allenatore boemo, un atteggiamento che lo stesso Zeman non ha apprezzato in quanto, a suo parere, non c’è mai stato nulla di concreto con il club milanese:“Molte parole. Ma poi bisogna vedere se ci sono le condizioni per lavorare bene. E non parlo di giocatori da acquistare”.
Infine, l’ultima stilettata del trainer giallorosso è rivolta alla sua stessa società. Zeman infatti non apprezza che la sua squadra sia quotata in borsa e che quindi i risultati sul campo possono influenzare l’andamento del titolo in borsa: “Non dovrebbero essere quotate in Borsa. I risultati mi danno ragione. Il calcio deve stare fuori dalla finanza e dalla politica”.