“Carte false” per avere l’agibilità del nuovo stadio della Juventus in tempo utile per l’inizio del campionato. E’ ciò che sospetta la Procura di Torino, che si sta occupando dell’inchiesta che ha fatto scattare una serie di perquisizioni e tre avvisi di garanzia: due per i direttori dei lavori e uno per il collaudatore.
I magistrati sospettano che alcuni materiali usati per costruire l’impianto non sia conformi. Motivo che gli ha portati a richiedere una consulenza tecnica, di cui se ne occuperà una squadra di esperti (alcuni verranno scelti dal Politecnico di Torino).
Nello specifico i materiali non conformi riguardano l’acciaio utilizzato per i pennoni e per le altre sovrastrutture. Ecco cosa ha comunicato l a società bianconera sul proprio sito internet:
“Juventus Football Club prende atto della comunicazione del Sindaco Piero Fassino e conferma di essere informata di un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Torino nella quale la società è parte lesa. La Juventus ribadisce la propria certezza sull’assoluta sicurezza strutturale dello stadio, ne ha fornito documentazione, ed è fiduciosa che tale circostanza emergerà anche dall’inchiesta della magistratura. Nel confermare il regolare svolgimento delle partite programmate, Juventus Football Club ringrazia il Prefetto e il Sindaco per l’efficace e tempestiva collaborazione odierna”.