Serie A: Top e Flop della decima giornata

Come di consueto, ogni giornata di campionato consegna al pubblico vittorie scontate e tante sorprese. Ma a noi piace andare a vedere nello specifico le singole partite, dove anche in una gara scontata emerge il particolare che non ti aspetti.
Vi proponiamo allora il podio dei migliori e quello dei peggiori di questa giornata di serie A.

CLASSIFICA TOP

  • 4°: Mirko Vucinic: E’ vero, nel podio normalmente non c’è il quarto posto ma il Montenegrino merita di essere citato nella nostra classifica. Risponde alle critiche di chi non lo vedeva ancora un uomo da Juve. Lui segna, corre e dimostra a tutti il suo valore. RITROVATO.
  • Mattia Destro: Sannino non lo fa giocare quasi mai e il giovane italiano risponde al meglio appena ne ha la possibilità. Coglie l’occasione dell’assenza di Gonzalez, gioca titolare e segna due gol nella sfida salvezza col Chievo. Percentuale di cinismo 100%. SPIETATO.
  • Gastón Ramírez: L’uruguaiano classe ’90 dimostra semplicemente le sue immense doti. Inventa, dribbla, segna e trascina la sua squadra alla prima vittoria casalinga. In estate sembrava dovesse andar via, invece lui resta e fa sognare i tifosi. TALENTO.
  • : Zlatan Ibrahimovic: Doppietta e una velocità di gioco e di pensiero impressionante; un messaggio chiaro alle rivali nella corsa scudetto e alla Juve capolista. A inizio anno sembrava trovare qualche difficoltà soprattutto a seguito dell’infortunio. Ma adesso Ibra è tornato con più fame di prima. STRATOSFERICO.
CLASSIFICA FLOP
In questa classifica è obbligatorio inserire (in una categoria a parte) l’ allenatore del Cesena Marco Giampaolo. A inizio stagione le aspettative erano ben diverse e il mercato lasciava ben sperare ai tifosi (si è parlato addirittura di qualificazione in Europa). Nonostante avesse una rosa più che competitiva per la salvezza, i bianconeri non hanno ancora vinto quest’anno e forse le colpe sono quasi tutte sue. Un solo aggettivo: INADATTO.
Il podio dei calciatori ha ben altri protagonisti.
  • Marco Cassetti: Soffre la potenza fisica degli avversari e non riesce ad aiutare i centrali nel contrastare le avanzate di Ibra e compagni. Non sembra quello scattante e concreto degli anni passati e le voci sulla ricerca di un terzino destro nel mercato di gennaio non sono così infondate. NEL PALLONE.
  • 2°: Yuto Nagatomo: Il giapponese è lento, impacciato e poco supportato dai compagni. Incapace di contenere Pepe, va in panico totale quando Lichtsteiner si sovrappone sulla sua fascia di competenza. SPAESATO.
  •  1°Mario Santana: Nel turnover di Mazzarri viene schierato come centrale di centrocampo al fianco di Inler. Dimostra di non essere portato per quel ruolo e vorrebbe far capire al mister che lui è un attaccante. Il problema è che sceglie il modo sbagliato per farsi notare: nel giro di 24 minuti (19′ – 43′) rimedia due cartellini gialli (netti e inutili). Lascia il Napoli in dieci per tutto il secondo tempo e torna  casa col sapore amaro della sconfitta. DISASTROSO.

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