A volte non c’è proprio fine agli incubi. Si può trovare uno spiraglio, la luce fuori dal tunnel sembra vicina, ma quando il sereno sembra essere tornato, ecco che di nuovo si ricade nell’oscurità. E’ il caso di Paul Gacoigne, una vita di genio (poco) e sregolatezza (tanta). Stavolta sembrava che ce l’avesse fatta, era riuscito a non bere per 19 mesi. Ma il fantasma dell’alcool si è rifatto vivo.
Un mese fa Gazza è stato fotografato dai paparazzi ubriaco nella sua casa di Boscombe, nel Dorset (sud dell’Inghilterra), un’oasi di pace dove viveva da quasi due anni. L’ex nazionale inglese era stato invitato dal Tottenham a seguire la partita di Europa League di domani sera tra gli Spurs e la Lazio. Ma purtroppo Gascoigne non si presenterà al White Hart Lane visto che è nuovamente ricoverato in una clinica specializzata. Dopo aver frequentato per quasi due anni il Providence Project Centre di Bournemouth e dopo undici ricoveri ed altrettanti fallimenti, la partita più importante, quella contro la dipendenza dall’alcool sembrava vinta.
Erano passati quasi due anni, ormai si sentiva pulito: “Ogni mattina, quando mi sveglio, ripeto la stessa frase: oggi non ci sarà alcol nella mia giornata”, diceva fino a qualche tempo fa. Aveva ricominciato a condurre una vita normale, a giocare a golf e a passeggiare in spiaggia. Gazza aveva persino portato sul palcoscenico la sua storia: il teatro è una delle terapie di questo centro specializzato. Si rappresenta la propria vita per esorcizzarla. Un outing terapeutico. Ma non è servito neppure questo.
Dall’Inghilterra fanno sapere che Gascoigne ha ricominciato anche ad assumere sonniferi. “È stato per qualche giorno in uno stato pietoso. Ha preso anche più volte il Valium”, dichiara un amico. E se non riusciva a prendere sonno, partiva con il Gin: “Non riuscivo a dormire e pensavo che potesse aiutarmi. È stato un errore. Non ero più abituato”, le parole di Gascoigne riportate dalla Gazzetta dello Sport.