“Basta, io non ci sto“. Così ha tuonato questa mattina Gianni Petrucci in merito alla sentenza del Tribunale arbitrale nazionale dello sport (Tnas), che ha dichiarato la propria incompetenza sul ricorso della Juventus riguardo le note vicende dell’estate 2006.
Il presidente del Coni ha continuato:
“Dopo la sentenza del Tnas perché proseguire? A chi porta vantaggio? Chi ha più intelligenza la metta al servizio degli altri. La Lega è senza presidente da marzo, domani si riunisce. Faccia la sua scelta. Non ne posso più. Il calcio è malato di doping legale, se va avanti così sarà commissariato dall’opinione pubblica. Abbiamo affidato a un gruppo di saggi l’incarico di mettere a punto norme contro l’arroganza di una parte del calcio. Ogni regola viene aggirata dai furbi. Lo sport è etica e occorre maggiore rispetto”.
Il numero uno del comitato olimpico avverte i presidenti delle società: “State attenti, vi dico che i soldi sono vostri ma le regole sono della Federcalcio. Sulle pagine dei giornali si parla solo di aspetti legali: ogni regola è aggirata dai furbi, occorre maggiore rispetto“.