La stagione del Palermo fino ad ora si può tranquillamente considerare fallimentare. I rosanero infatti sono stati artefici di un campionato insufficiente, condito da prestazioni che hanno lasciato l’amaro in bocca ai tifosi e alla società di Zamparini. Il solito valzer di allenatori infatti quest’anno non ha portato gli effetti sperati e sul banco degli imputati sono finiti tutti, compreso il capitano Fabrizio Miccoli. L’attaccante salentino ieri è stato accusato da molti per non essersi presentato in sala stampa dopo la brutta sconfitta dei suoi contro il Parma.
Oggi però l’attaccante tiene a spiegare le sue ragioni e ad analizzare dal suo punto di vista il momento no della squadra siciliana:”Ho sentito dire che se ci fosse stato Corini al mio posto sarebbe venuto a parlare con i giornalisti. Io le mie responsabilità me le sono sempre prese, se ieri non ho parlato è solo perchè la società aveva deciso che solo l’allenatore doveva parlare. Io ho sempre dato tutto per questa maglia e per la fascia che porto, la faccia io l’ho sempre messa“. Insomma l’attaccante tascabile ci tiene a ribadire il suo attaccamento alla maglia e il grande impegno che i suoi compagni stanno mettendo in campo, nonostante i risultati stentino ad arrivare.
La fine del campionato è però vicina e il Palermo deve sbrigarsi a fare i punti della tranquillità, anche se Miccoli non vuole nemmeno pronunciare la parola retrocessione: “Adesso siamo concentrati sulla salvezza e vogliamo fare i punti che mancano per raggiungerla. E’ da luglio che non ci fermiamo mai, stiamo iniziando a sentire la stanchezza. Io alla retrocessione non voglio nemmeno pensarci, possiamo fare molti punti già a partire dal derby col Catania. I fischi dei tifosi? Non mi aspettavo certo gli applausi ma chiedo loro di starci vicini“. Il derby contro il Cataina può rappresentare davvero una gara fondamentale per il Palermo.