Arkadiusz Milik tornerà in campo almeno tra quattro mesi ma il tipo di infortunio che lo ha colpito potrebbe tenerlo lontano dal rettangolo verde anche sei mesi. Lo sfortunato attaccante polacco si è infortunato nuovamente al ginocchio (stavolta quello destro) nel finale della partita vinta dal Napoli contro la Spal, sabato pomeriggio.
La diagnosi è stata impietosa: rottura del legamento crociato del ginocchio destro, praticamente lo stesso infortunio che lo colpì esattamente un anno fa in nazionale e che lo tenne fuori praticamente fino a marzo inoltrato. Ma, nonostante la diagnosi sia molto simile, il professor Mariani (che lo ha operato questa mattina a Roma, presso Villa Stuart) ha specificato che il ginocchio del centravanti era più danneggiato “nonostante si sia fatto male da solo”. Ha parlato anche il medico sociale del Napoli, il dottor De Nicola: “I tempi di recupero saranno simili a quelli dello scorso anno, non vogliamo rischiare nulla. E’ un calciatore giovane, non si possono rischiare delle ricadute pericolose alla sua età”.
Milik ha ricevuto messaggi di sostegno da tutti i tifosi e dai compagni, ma ora si pone il problema per Sarri su come sostituire il centravanti, parte integrante de 15-16 titolarissimi voluti dal tecnico toscano: probabile, in caso di assenza di Mertens, lo spostamento di Callejon nel ruolo di attaccante centrale o l’impiego del giovane Ounas.