La sua invettiva contro il potere del Barcellona, contro l’Unicef e contro gli arbitri non poteva passare certo inosservata. Josè Mourinho al termina della semifinale di andata di Champions League aveva vomitato tutto il suo veleno a causa dell’espulsione di Pepe, che a suo dire avrebbe condizionato il risultato finale.
Ebbene, lo sfogo di fronte a microfoni e telecamere costa al portoghese cinque giornate di squalifica, la prima delle quali già scontata nella gara di ritorno tra Barça e Real Madrid ed una sospesa per i prossimi tre anni.
Lo Special One dovrà inoltre pagare una multa di 50mila euro sempre per le pesanti accuse avanzate durante la conferenza stampa. Il tecnico delle merengues ha ora tre giorni di tempo per presentare ricorso, a meno che non decida di giocare ancora la carta della povera vittima perseguitata anche per i primi turni della prossima competizione europea, quando dovrà ammirare il suo Real dalla tribuna, ammesso che resti alla corte di Florentino Perez.