2026, sarà quella l’edizione della rivoluzione voluta da Gianni Infantino, Presidente della Fifa: i Mondiali di calcio si allargheranno alla (abnorme?) cifra di 48 squadre, allargando l’ingresso soprattutto ai continenti che oggi hanno meno posti .
Andiamo con ordine. Per adesso sono certe le assegnazioni di 46 posti: 16 per l’Europa (+3), 9 per l’Africa (+4), 6 per il Sudamerica (+1,5), 6 per Centro e Nord America (+2,5), 8 per Asia (+3,5), 1 per Oceania (+0,5, avrà quindi un posto certo, considerato che oggi la vincitrice delle qualificazioni continentali deve poi affrontare lo spareggio intercontinentale). Resterebbero quindi in ballo altri due posti ed è per questo che la Fifa, per evitare polemiche e pressioni su un’assegnazione che potrebbe modificare soprattutto equilibri “politici”, pare stia pensando a una sorta di playoff a sei squadre.
Un mini-torneo che vedrebbe escluse le nazionali europee e che verrebbe strutturato su due turni: le squadre meglio piazzate nel ranking Fifa salterebbero la prima sfida, accedendo quindi direttamente alla finale. Le restanti quattro si incrocerebbero nelle semifinali. Un ripescaggio che, quindi, aumenterà ulteriormente il percorso d’avvicinamento ai Mondiali: da valutare la reazione dei club, già contrari alla riforma voluta da Infantino. Emblematiche le recenti parole di Rummenigge, presidente dell’Eca, l’Associazione europea dei club: “La Fifa sfrutta i nostri giocatori, i nostri dipendenti. Il processo decisionale è inaccettabile, già oggi devono essere ridotte le partite internazionali, si giocano troppe partite”.