Non poteva essere più sfortunata la stagione di Alexandre Pato. Già quella passata era stata assai difficile a causa dei ripetuti infortuni, che comunque non gli avevano impedito di essere il miglior marcatore rossonero in campionato (14 gol). L’ultima volta in cui si è visto il brasiliano in campo è stato nel match di Champions League contro il Barcellona, quando è dovuto uscire ancora per guai muscolari. Lo staff medico del Milan aveva subito parlato di stagione finita. In verità ci sarebbe qualche piccola speranza di rivedere Pato contro il Novara, gara di chiusura del campionato.
Ma il fidanzato di Barbara Berlusconi è soprattutto concentrato sui mesi a venire. Quelli che ci diranno se può ancora essere un campione di livello mondiale, oppure se la sua carriera somiglierà più a quella di tanti connazionali come ad esempio Adriano: grande promessa, enormi qualità tecniche, ma declino fulmineo.
Intervistato da Rede Globo, l’ex dell’Internacional Porto Alegre ha fatto intendere di essere ottimista sul suo futuro. Gli obiettivi sono ben precisi.
“Io vivo per il calcio: è il mio lavoro, la mia vita. Quando posso correre, dare un calcio al pallone, lo faccio sempre con allegria, sorridendo – ha detto l’attaccante: – è proprio questo che voglio fare. Tornare a giocar bene, fare tanti gol e dare il mio contributo per aiutare il Milan e il Brasile. Penso anche alle Olimpiadi, ma a parlare dovrà essere il campo”.
Il rapporto tra Pato e il suo tecnico, Massimiliano Allegri, non è dei migliori. Eppure l’allenatore del Milan ha avuto parole d’elogio per l’attaccante:
“Pato è un calciatore molto importante. E’ stata una stagione in cui ha potuto giocare pochissimo. E’ molto giovane e per questo ritengo che possa diventare il migliore del mondo”.
Il Milan non può che sperare nel pieno recupero di Pato. La cessione, che pur farebbe felici moltissimi tifosi rossoneri, appare difficile. Il valore del cartellino del sudamericano è infatti colato a picco. Prelevato per 22 milioni di euro, il papero poteva andare a gennaio al Psg per 35. Oggi solo un pazzo potrebbe offrire quella cifra. Anche se, ormai, lo sappiamo, il calciomercato può essere molto pazzo.