C’era grande attesa in tutto l’ambiente interista per le prime parole del tecnico Walter Mazzarri pronunciate in nerazzurro. La squadra milanese infatti è reduce da una stagione fallimentare e proprio per questo il tecnico toscano avrà il difficile compito di risollevare le sorti del club.Un lavoro assolutamente difficile visto che nella passata stagione all’Inter è mancata innanzitutto l’unione dello spogliatoio, essendo molto spesso il gruppo decimato per una serie infinita di infortuni. Il tecnico toscano tuttavia sembra essere già molto determinato”Segreti non ne conosco, porto la cultura del lavoro. Mi sono sempre basato sul rispetto delle regole e sul rispetto reciproco. I successi partono dalla cura dei dettagli, del lavoro e del duro sacrificio. Sono considerato un tattico, cerco di dare un’impronta ben definita alle mie squadre. Nel calcio attuale bisogna essere preparatissimi a livello fisico e mentale. Per me l’allenamento è sacro, e non si salta a meno che non ci siano motivi serissimi. Bisogna correre più degli altri e arrivare prima degli altri sul pallone, altrimenti le partite non si vincono. Nella prima parte del ritiro, nei primi quindici giorni, faremo doppi allenamenti voglio subito pesare la sopportazione massima al sacrificio , al lavoro, alla fatica”.
Tuttavia l’ex trainer azzurro non vuole parlare di ciclo e preferisce concentrarsi sul suo lavoro giorno dopo giorno in maniera del tutto serena e tranquilla. “A me la parola ciclo e progetto piace fino a un certo punto. L’Inter ha il dovere di tornare competitiva, di lottare e di competere. I risultati dobbiamo farli subito, poi sui risultati si costruiscono i cicli. Dello scorso anno preferisco non parlare, credo che la rosa fosse migliore rispetto alla classifica conseguita ma non entro nel merito di chi ha lavorato qui e che rispetto. Non so cosa sia successo. Ma questa squadra deve tornare a vincere nel proprio stadio, il tifoso interista vuole vedere una squadra tosta”.