Il calcio è fatto di episodi, quante volte abbiamo sentito questa frase da giornalisti,critici e commentatori dello sport più seguito dagli italiani. In realtà il calcio è davvero fatto di episodi e spesso capita che basta poco, veramente poco, per cambiare il destino calcistico di un giocatore. È il caso di Guido Marilungo, attaccante ex Sampdoria ed ora in forza all’Atalanta di Colantuono. Il giocatore aveva visto il campo solamente dalla panchina, giocando circa un ora in più di venti match disputati dalla squadra bergamasca. Marilungo dunque stava aspettando con ansia l’arrivo della sessione di mercato invernale per poter così cercare un’altra compagine pronta ad investire sul suo talento.
L’ultima partita da giocare prima dell’apertura del mercato era quella contro il Cesena, e a Colantuono passa per la testa di inserire di buttare nella mischia proprio l’attaccante ormai già con le valigie pronte. Succede che Marilungo segna due reti, aiuta la sua squadra a rimontare dallo svantaggio iniziale, e gioca una partita straordinaria, tanto da far pensare ai tifosi della “Dea” il perchè di un suo impiego così raro. A fine match il giocatore si è confidato totalmente ai microfoni dei giornalisti: “Questi goal mi hanno dato la forza di riprendere e di rimettermi sotto a lavorare: quando non giochi mai non è che ti passa la voglia, ma ti demoralizzi e perdi fiducia”.
L’attaccante ha poi parlato dei mesi trascorsi ai margini della rosa, e sull’addio che ormai era prossimo: “Se dicessi di no, mentirei. Società e allenatore mi hanno sempre fatto sentire importante, però la domenica andavo sempre in tribuna o in panchina. A un certo punto mi sono detto: a gennaio me ne devo andare. Ma fino a gennaio che faccio? E allora mi sono messo sotto, ogni giorno di più, ogni allenamento a duemila all’ora”. Il lavoro ripaga ed il calcio è fatto di episodi, ora Marilungo ci crede e nel prossimo anno cercherà di lavorare ancora più sodo.