Troppo evidenti gli errori arbitrali in Verona-Juventus, al punto da rendere più sportivi anche personaggi che sono notoriamente legati al mondo Inter, a testimonianza del fatto che alcune valutazioni abbiano seriamente compromesso l’andamento di una partita che la Juventus era stata brava ad indirizzare a proprio favore. Questo, nonostante le fatiche accumulate contro Inter e Borussia Dortmund.
In un editoriale per “TMW”, Fabrizio Biasin analizza le ammissioni pubbliche del designatore arbitrale Gianluca Rocchi, che ogni settimana in televisione riconosce gli errori dei suoi arbitri. Biasin sottolinea come questa trasparenza sia lodevole e aiuti ad abbattere la tradizionale barriera tra i fischietti e il pubblico, ma avverte che non può e non deve diventare una giustificazione per la persistenza di gravi sviste.
La necessità di agire, non solo di ammettere dopo Verona-Juventus
L’editorialista critica il fatto che, nonostante le ammissioni di colpa, continuino a verificarsi “sfondoni da matita rossa”. L’esempio recente di Verona-Juventus, con due errori clamorosi in successione, dimostra come la priorità non debba essere solo riconoscere i problemi, ma soprattutto prevenirli. L’onestà intellettuale di Rocchi è un passo avanti, ma deve essere accompagnata da misure concrete che limitino drasticamente gli errori in campo.
La logica contorta delle punizioni
Un altro punto sollevato da Biasin riguarda la prassi di retrocedere un arbitro in Serie B come forma di punizione. L’autore ne contesta la logica, domandandosi perché un fischietto che ha commesso errori in Serie A debba essere inviato a “far danni in Serie B”. L’editoriale evidenzia la mancanza di rispetto nei confronti dei club di Serie B, che hanno gli stessi diritti a un arbitraggio equo e sereno. Se un arbitro ha bisogno di un periodo di riflessione o di riposo per migliorare le sue prestazioni, la soluzione più semplice e sensata sarebbe quella di tenerlo a riposo, evitando di trasferire il problema in un altro campionato.
Prima di diventare designatore, Gianluca Rocchi ha avuto una brillante carriera come arbitro sul campo, conclusa nel 2020. Ha diretto 263 partite in Serie A, diventando il terzo arbitro più presente nella storia del campionato. A livello internazionale, ha arbitrato importanti incontri, tra cui una finale di Europa League, una finale di Coppa Italia e due partite dei Mondiali del 2018. La sua carriera è stata segnata da numerosi riconoscimenti, tra cui il premio “Luigi Agnolin” nel 2023. Staremo a vedere quali saranno i reali provvedimenti dopo gli errori oggettivi commessi in occasione di Verona-Juventus di sabato scorso.