Difficile dare giudizi positivi al mondo nerazzurro, a proposito delle pagelle di Siviglia-Inter. La squadra di Conte ha sì perso per episodi, con gol sbagliati e alcuni regali che hanno indirizzato la partita verso la squadra andalusa, su questo non c’è dubbio, ma è altrettanto vero che per pochissimi minuti del match la compagine meneghina sia riuscita a fare il proprio gioco. Gli errori dei singoli ed un pizzico di sfortuna, poi, hanno fatto il resto, consegnando la coppa alla squadra spagnola.
Le pagelle di Siviglia-Inter
In realtà, scendendo più in profondità in questo Siviglia-Inter, viene fuori che tra i nerazzurri troppi elementi siano venuti meno. Alcuni giocatori che sulla carta rappresentavano una certezza per Conte, evidentemente, non sono ancora pronti a giocare a certi livelli. E in alcuni momenti della finale di Colonia la cosa è stata evidente. Soprattutto quando nel finale era lecito aspettarsi una reazione.
Handanovic 6: alcuni lo colpevolizzano sul primo gol, ma il colpo di testa era forte e ravvicinato. C’era ben poco da fare. Per il resto, solo uscite e poco più;
Godin 6: grave l’errore in marcatura sull’1-1, ma si riscatta con il successivo pareggio ed una prova tutto sommato convincente;
De Vrij 5,5: anche lui soffre De Jong. Raramente va in anticipo e questo condiziona il possesso palla nerazzurro;
Bastoni 6: partita attenta ed ordinata. Meno incisivo in fase di spinta rispetto ad altre occasioni;
D’Ambrosio 5: si vede poco in attacco ed è molto falloso in fase difensiva. Forse ha sofferto il peso della prima finale;
Barella 6: solito cartellino giallo evitabile, ma anche dinamismo ed energia. Il primo gol nasce da un suo guizzo;
Brozovic 5: alterna cose buone ad altre inspiegabili. Gioca troppo all’indietro ed evita almeno tre lanci che potevano mandare i compagni in porta;
Gagliardini 4,5: tanti falli, mai come ieri un mezzo suicidio. Calcia male la palla buona per il nuovo possibile vantaggio. Solito impegno, ma non ci siamo;
Young 5: da lui, almeno in fase di spinta, ci si aspettava di più. Se non altro, per la sua esperienza;
Lautaro Martinez 4: non ne azzecca una. Dopo il lockdown, troppe partite a questi livelli. Gli serve staccare la spina ora;
Lukaku 5,5: inventa da solo il primo gol, ma l’errore a tu per tu davanti al portiere in una finale è troppo grave. A confronto, l’autogol diventa secondario.