Un goal al 99° del match tra Beni Yehuda e Maccabi Tel Aviv ne ha deciso l’esito a favore degli ospiti. La superba esecuzione da circa trenta metri del centrocampista ventiduenne Mosha Lugasi ha fatto gioire i tifosi ospiti, e sprofondare nella disperazione i supporters di casa. Il colpo balistico del mediano israeliano ha fatto il giro del mondo per la concomitanza di due eventi insoliti che ne hanno definito la ‘storia’. Innanzitutto il goal è stato tra i gesti tecnici sicuramente da ricordare di questa edizione della ‘Liga ha’Al’ israeliana, ma, soprattutto, è arrivato al termine di una gara infinita, con entrambe le formazioni esauste per i nove minuti di recupero concessi del signor Orel Grinfeeld.
Quando ormai l’intero impianto ‘Bloomfield’ di Yehuda si stava rassegnando ad uno spettacolare pareggio per 2-2, il colpo di genio che è valso a Lugasi il secondo goal nel massimo campionato calcistico del suo paese ha spezzato l’equilibrio a favore della capolista.
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Prima del goal decisivo in pieno recupero, la gara tra Bnei Yehuda e Maccabi Tel Aviv era stata caratterizzata da altre quattro marcature, tra le quali due siglate a tempo regolamentare scaduto. La formazione di casa aveva rimontato con Menashe, l’iniziale vantaggio dello svedese Rade Prica, ed era riuscita addirittura a portarsi in vantaggio allo scoccare del 90′, con Rali. Il Maccabi, formazione in cui milita anche l’ex trequartista del Palermo Eran Zahavi, è riuscito tuttavia non solo a ripristinare il pareggio tre minuti più tardi ancora con un goal dell’attaccante scandinavo di origine slava, ma anche a vincere il match grazie alla perla di Lugasi.
Nel campionato israeliano, il Maccabi Tel Aviv, che non vince il torneo da dieci anni, sta dominando la stagione. I bianco gialli hanno infatti undici punti di vantaggio sulla più immediata inseguitrice, il Maccabi Haifa, quando mancano due giornate al termine della prima fase. Il Bnei Yehuda occupa invece la quinta posizione e dovrebbe riuscire a qualificarsi per la succesiva tornata play off.