La finale dell’edizione 2012/13 della Football League Cup inglese sarà tra Swansea City e Bradford City. E’ una finale inedita dunque per un trofeo che nelle ultime annate ha visto quasi sempre il trionfo di una grande calcistica d’Inghilterra (Liverpool, Manchester United, tre volte, Chelsea, due volte, e Tottenham, con l’eccezione del Birmingham City nel 2010/11). Ciò nondimeno il motivo di maggior interesse della sfida lo si rileva nella presenza di una delle due formazioni quantomeno impronosticabile ad inizio torneo. Il Bradford City infatti si è qualificato alla prossima finale di Wembley, il 24 febbraio 2013, nonostante militi solo in Football League Two, il quarto grado del sistema calcistico inglese.
Il Bradford City ha raggiunto un risultato straordinario, il primo nella sua storia ultracentenaria se si eccettua una FA Cup conquistata centodue anni fa. I giallorossi hanno scalato i vari livelli del torneo partendo infatti dal turno preliminare. Notts County, 0-1 in trasferta, Watford, 1-2 sempre fuori casa, Burton Albion, 3-2 dopo i tempi supplementari in casa, quindi il Wigan, formazione di Premier League battuta ai rigori negli ottavi di finale, l’Arsenal, sconfitto sempre ai rigori nei quarti, e l’Aston Villa, eliminato con un complessivo 4-3 tra andata e ritorno, sono stati gli scalini superati dai Bantams (i nani) per essere presenti al futuro appuntamento con la storia.
La compagine del West Yorkshire può contare su una rosa nobilitata da alcuni innesti di categoria quali il difensore inglese Rory McArdle, ex Aberdeen e autore di un goal in semifinale contro l’Aston Villa, il centrocampista ex West Ham Zavon Hines, l’esperto attaccante scozzese Andy Gray e il terzino ex Liverpool, Stephen Darby. Un pò poco forse per potersi opporre alla maggior classe dello Swansea City, formazione gallese militante nel massimo campionato calcistico britannico che in semifinale ha eliminato una delle favorite alla vittoria del torneo, il Chelsea. I Cigni stanno infatti disputando un’annata particolarmente positiva e non vorrebbero lasciarsi sfuggire l’occasione di conquistare il loro primo vero trofeo nazionale a cento anni dalla nascita