Il passo falso di Parma ha pregiudicato la corsa al terzo posto dell’Inter di Andrea Stramaccioni. E forse anche la permanenza del tecnico romano sulla panchina nerazzurra. Lui però non si abbatte, perché sa di aver fatto un ottimo lavoro da quando è stato chiamato a sostituire Claudio Ranieri.
E soprattutto è consapevole che portare Zanetti e compagni in Europa League sarebbe un traguardo ugualmente prestigioso, vista la posizione di classifica quando è arrivato alla Pinetina.
Il mister della Benamata ha detto:
“La sconfitta di Parma pesa, numericamente le cose sono cambiate molto, ma noi abbiamo un milione e cinquecentomila motivi per battere il Milan e la Lazio e poi vedremo cosa avranno fatto Napoli e Udinese. Che sia Champions o Europa League, una squadra come l’Inter deve stare in Europa. E faremo tutto per esserci. Poi, a fine stagione, si potrà riprogrammare ex novo e l’Inter ha una batteria di under 25 molto interessante. Se Dio e Moratti vorranno, ne riparleremo… Moratti è libero di scegliere come meglio crede e io credo che lui abbia già deciso: è bravo a depistare, ma ho la sensazione che abbia già le idee chiare. Io comunque alla Primavera non torno: avrei potuto pensare ad un secondo anno se non fosse successo tutto quello che è successo, ma per un fatto di mio percorso personale, no, non sarebbe giusto tornare indietro”.
Stramaccioni ha anche parlato di Lucio (suo l’errore nel pareggio di Marques), dicendo che “sarà il migliore in campo domenica sera” e di Pazzini:
“Per far tornare i conti ci mancano soprattutto le tre grandi chance avute da Pazzini contro Cagliari, Cesena e Parma ma mi preoccuperei di più se non si presentasse mai davanti alla porta e invece ogni volta che è entrato ha inciso, pur senza segnare”.