Il punto sulla Serie A: chi scende, chi sale

La serie A si tinge di bianconero, non quello facilmente immaginabile della Juventus, ma quello dell’Udinese, che è primo da solo al comando della classifica. La squadra di Guidolin, dopo il successo contro l’Atletico Madrid in Europa League, ha dimostrato di smaltire in fretta le tossine europee, battendo il Novara con un secco 3-0, firmato neanche a dirlo Antonio Di Natale, autore di una doppietta.

A un punto dai friulani segue la Lazio, che ha vinto a Bologna, dando continuità alla vittoria nel derby e mostrando al campionato che bisogna fare i conti con i biancocelesti. Nell’anticipo di sabato la Juventus ha confermato la difficoltà di mantenere il risultato contro un Genoa, che è sembrato sì una buona squadra, ma non certo una corazzata. Conte dovrà ancora lavorare perché ancora non ha trovato il giusto assetto.

Milan, Inter, Atalanta e Roma hanno conquistato tre punti fondamentali per il proseguo del torneo. I rossoneri hanno ribaltano tre gol contro un Lecce che nel secondo tempo si è sciolto sotto gli occhi di Eusebio Di Francesco, incredulo davanti alla tripletta di Boateng e alla rete partita di Yepes. I cugini del Diavolo hanno dato un calcio alla crisi grazie a Thiago Motta, che contro il Chievo ha tolto le castagne dal fuoco a Claudio Ranieri. Dai nerazzurri milanesi a quelli bergamaschi, che hanno espugnato Parma con l’autorevolezza di una grande squadra, che senza la penalizzazione sarebbe al secondo posto. I giallorossi di Luis Enrique hanno sconfitto un buon Palermo con uno straordinario gol dell’esordiente Lamela, scollandosi di dosso la delusione post-derby.

Cagliari-Napoli si sono divisi la posta, così come se la sono divisa la Fiorentina e il Catania. Se per rossoblu e partenopei è un punto guadagnato, così non è per i gigliati che due volte in vantaggio si sono fatti raggiungere dalla formazione di Montella, che a fare spenti è arrivata a 10 punti in classifica.

Crisi sempre più nera per il Cesena che è caduto sul campo del Siena, guidato magistralmente da Sannino. Rimanendo in Emilia-Romagna, la cura Pioli a Bologna è durata una solo giornata. Contro la Lazio, i rossoblu non sono riusciti a ripetere il successo di Novara. Il neomister dovrà lavorare molto, soprattutto sulla testa di Di Vaio, apparso lontano parente di sé stesso.

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