Doveva essere la stagione del riscatto per Alexandre Pato. Il brasiliano, nello scorso campionato, aveva sofferto parecchio l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic e faticava a ritagliarsi un ruolo di leader nella squadra. Questa stagione sembrava essere iniziata nel migliore dei modi. Nella Supercoppa Italiana il brasiliano aveva colpito un palo, provocando il gol-vittoria di Boateng. In Champions League, nella giornata d’apertura, Pato aveva trafitto il Barcellona al Camp Nou. Il calvario, però, doveva ancora cominciare. Infortuni a ripetizione e prestazioni sconcertanti. Del Pato che incantava e che era destinato a diventare uno dei più forti attaccanti del pianeta non c’è più traccia.
Le cifre sono disastrose. Pato ha saltato più di metà delle partite ufficiali del Milan, o per scelta tecnica, o per guai fisici. In tutto ha realizzato la miseria di 4 gol: uno soltanto, a porta vuota, contro il Chievo Verona, in Serie A. La sfida di sabato con la Juventus – assente Ibrahimovic – poteva segnare una svolta positiva per l’ex Internacional Porto Alegre. Primo tempo anonimo; nella ripresa non è nemmeno entrato in campo fisicamente, visto che ha sentito nuovamente dolori muscolari. Nel solo 2012 è la terza volta che Pato si ferma. Dal 2010 a oggi è la tredicesima volta. Numeri da record, che fanno del brasiliano uno dei giocatori meno affidabili.
A gennaio il papero poteva andare via. Il Psg era disposto a pagarlo fino a 35 milioni di euro (compresi i 7 di eventuali bonus), ma Silvio Berlusconi – su pressione di Barbara? – si è opposto. Secondo il Corriere dello Sport, però, la partenza dell’attaccante è solo rinviata. A premere in questa direzione, sostiene il quotidiano di Roma, sarebbe Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha sempre avuto un rapporto assai freddo con Pato, sia in campo, sia fuori. La speranza di Ibra sarebbe quella di avere presto al suo fianco l’amico Cassano. Nel caso il fantasista non dovesse dare garanzie, il Milan potrebbe puntare su Van Persie.