Questa volta sembrava proprio che l’Udinese avesse tutte le carte in regola per approdare alla fase finale della Champions League, invece anche questa volta i friulani escono sconfitti dal doppio confronto preliminare. Se l’anno scorso la banda del tecnico Francesco Guidolin aveva incontrato l’Arsenal, un avversario molto più difficile sulla carta, e quindi aveva perso con onore, uscire contro il Braga fa sicuramente più male.
Ad aumentare la delusione è sicuramente anche la modalità con cui l’Udinese ha perso il doppio confronto: i bianconeri infatti erano in vantaggio in Portogallo e si sono fatti raggiungere, erano in vantaggio al Friuli e si sono fatti raggiungere, e alla fine hanno perso alla lotteria dei rigori nel modo più doloroso possibile.
Delusione che si legge sul volto e nelle parole di Guidolin: “Evidentemente non sono in grado di guidare una squadra in Champions League. Ringrazio i miei giocatori per aver profuso ogni sforzo e goccia di sudore – ha spiegato il mister ai microfoni dei giornalisti nel dopopartita – Mi dispiace immensamente per loro e per la nostra gente. Il traguardo Champions? Ci sono arrivato troppe volte vicino e non l’ho mai conquistato. Probabilmente è mancata la guida tecnica, perchè potevamo fare meglio. “Sono molto amareggiato, devo riflettere bene su diverse cose“.
Un vero e proprio mea culpa dunque che dimostra quanto il tecnico tenesse al raggiungimento dell’obiettivo Champions sfuggitogli troppe volte. Guidolin infatti non ha assolutamente voluto parlare del calcio di rigore fallito ingenuamente da Maicosuel che di fatto ha consegnato la vittoria e la qualificazione nelle mani dei portoghesi del Braga. Parole pesanti dunque che potrebbero far pensare addirittura ad un addio del tecnico ai bianconeri, alcune voci nel dopopartita hanno infatti parlato addirittura di dimissioni. Questo pensiero però potrebbe essere solamente dettato dalla forte delusione per la partita persa, anche se Guidolin non era mai apparso così amareggiato.