Ennesima disavventura per Adriano. Il calciatore brasiliano, ex centravanti di Inter e Roma, attualmente in forza al Corinthians, è stato accusato da una ragazza di averle sparato ad una mano mentre tutti e due si trovavano nella macchina del calciatore. Il colpo, secondo la ventenne, sarebbe partito per sbaglio dalla pistola che Adriano stava maneggiando e che apparterrebbe ad una delle sue guardie del corpo, tenente in pensione e titolare dell’arma, alla guida dell’auto. Adriane Cirilo Pinto, questo il nome della donna, ha dichiarato che si trovava nella Bmw bianca di proprietà di Adriano a tarda notte nel quartiere di Tijuca, a est di Rio de Janeiro una volta giunta in ospedale dove le è stata diagnosticata una frattura esposta alla mano. Si è poi resa necessaria un’operazione chirurgica.
Le versioni dell’accaduto sono decisamente contrastanti. Adriano, infatti, rinnega l’accaduto e sostiene di essere stato seduto a fianco dell’autista e di aver udito un colpo di pistola provenire da dietro. Una volta giratosi avrebbe visto il sangue fuoriuscire dalla mano della giovane. La ragazza, che sarà operata nuovamente martedì prossimo, sostiene, come detto, che sia stato il calciatore a sparare. Le dichiarazioni di entrambi i protagonisti della vicenda sono al vaglio degli inquirenti. L’ispettore Carlos Cesar Santos, ha rivelato che i due saranno ascoltati nei prossimi giorni: “Tutte le dichiarazioni sono dissonanti. Attendiamo le istruzioni dell’ispettore capo per capire in che modo fare chiarezza nella prossima settimana”.
Decisiva potrebbe essere la testimonianza dell’autista di Adriano. Secondo quanto riferito dall’ispettore Santos: “L’ex tenente ha affermato di aver collocato l’arma sotto il proprio sedile e di non aver visto nessuno afferrarla da lì. Probabilmente è scivolata verso i sedili posteriori ed è entrata in possesso di qualcuno”. Il calciatore si è dichiarato molto tranquillo e pronto a collaborare con la Polizia, mentre il Corinthians ha fatto sapere che parlerà con Adriano e gli metterà a disposizione i suoi legali qualora ci fosse un’incriminazione per lesioni corporali colpose ai danni della giovane ragazza ferita.