Io voglio essere uno di quelli che parte con entusiasmo per far rinascere il nuovo ciclo della Fiorentina. Qui sto bene, non farò mai la prima mossa per andarmene. Se poi diventerò un problema, sarà la società a dovermi proporre una squadra importante. Ma non ho avuto segnali di questo tipo, sono sereno, contento per essere tornato quello di prima.
Dopo dieci mesi di silenzio è tornato a parlare. Ed è tornato a farlo con la solita schiettezza che l’ha sempre contraddistinto. È Sebastien Frey, il portiere che ha praticamente saltato la stagione in corso a causa di un grave infortunio.
L’allenatore viola Sinisa Mihajlovic ha detto che quando il francese starà bene giocherà lui e non Boruc. Un dualismo su cui Frey ha le idee chiare:
Io mi sento pronto per giocare, ma non voglio creare problemi. Sarò contento se Mihajlovic vorrà concedermi un po’ di spazio da qui alla fine, altrimenti mi preparerò per essere al cento per cento nella prossima stagione.
Prossima stagione che però potrebbe essere a rischio per i non buoni rapporti fra il suo agente e il ds Corvino:
Perché il problema non mi riguarda. Branchini è pagato per rappresentarmi e fra l’altro è anche un amico. Corvino è il direttore sportivo della Fiorentina e se c’è un problema di rapporti fra loro io non c’entro. Sono tutelato con due contratti specifici da una parte e dall’altra, loro sono persone adulte e se vogliono si chiariranno.
Riuscirà la Fiorentina a gestire il dualismo tra Frey e Boruc?