Spesso nel calcio le persone che non la mandano a dire sono le prime ad andare avanti, oppure a cadere miseramente. E’ quello che è successo a Delio Rossi, ex allenatore di Lazio, Palermo e Fiorentina, per citare le sue ultime esperienze. Purtroppo, proprio il recente rapporto con il club gigliato si è interrotto a seguito di una brutta lite con Adem Ljajic, centrocampista serbo reo di aver offeso Rossi con insulti riguardanti la sua famiglia, a seguito di una sostituzione non gradita.
Nonostante, quindi, lo stop obbligato e la rescissione del contratto con la Fiorentina, Rossi non ha intenzione di fermarsi all’età di 52 anni, di cui ben 22 passati sulle panchine di Serie C (attuale Lega Pro), Serie B e Serie A.
Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto proprio Delio Rossi, che ha parlato in primis della Nazionale di Cesare Prandelli, ma anche e soprattutto del suo futuro:
“Io per il dopo Prandelli? Mai dire mai, ma vorrei sottolineare che non mi sono proposto” ha detto Rossi, che ha proseguito: “Ho la giusta esperienza per pensare a un futuro sulla panchina di una Nazionale. L’Europeo? Siamo una squadra forte, dal punto di vista tecnico possiamo imporci contro l’Inghilterra. La bella partita contro la Spagna ha dimostrato di che pasta siamo fatti. La squadra che affronteremo? Ha due, tre individualità di spicco. E’ una squadra pragmatica, solida, che non lascia niente all’estetica. Se stiamo bene, ovvero se arriviamo a questo appuntamento in buone condizioni fisiche possiamo farcela, perché abbiamo più fantasia. Germania e Spagna? Per le caratteristiche che hanno sono le squadre più adatte per vincere un Europeo. Grandi campioni abbinati ad un grande spirito di squadra e compattezza, oltre ad esprimere il calcio più bello. Il mio problema con Ljajic? Per me è tutto come prima. Molte persone hanno giudicato quello che è successo senza sapere niente; questo mi ha dato fastidio. Ho chiesto scusa a tutti, anche al ragazzo. Ho reagito malissimo ad una sua provocazione e non succederà più, sono pronto a ripartire. Il mio futuro? Ci sono delle situazioni, in Italia e all’estero, che ancora però non mi hano fatto decidere. Penso di aver fatto bene, ho portato le squadre che ho allenato in Europa, anche l’anno scorso penso di aver fatto un buon lavoro a Firenze considerando la situazione difficile di Firenze. L’estero? Preferisco sempre l’Italia, ma credo che questo tipo di esperienza possa farti crescere sotto molti più aspetti. In questo momento più incognite arricchirebbero la mia esperienza”.