Calcio scommesse, Signori ricorre al Tribunale del Coni

Non accettando affatto la sentenza di secondo grado della Corte di giustizia federale a sezioni unite, che gli ha confermato la squalifica di ben 3 anni, l’ex capitano laziale Beppe Signori, accompagnato dall’ ‘avvocato Alfonso De Amicis e dall’investigatore Ugo Vittori, ha precisato i contenuti della propria difesa, avvertendo che ricorrerà al Tribunale del Coni, in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza di secondo grado.

Signori ha rivelato di aver acquistato per diverse migliaia di euro le intercettazioni telefoniche che sono a disposizione della Procura e, secondo l’ex calciatore, in quella secondo la quale si evincerebbe essere lui il capo dell’organizzazione bolognese del  calcio scommesse, in realtà non si farebbe a lui nessun riferimento.

Signori, ha dichiarato altresì che se fosse accusato di altre cose, oltre alla scommesse legali effettuate per negligenza, ignorando di essere ancora tesserato, consegnerà egli stesso i tesserini ea abbandonerà il  mondo del calcio dopo ben 30 anni di attività, orgoglioso di tutto ciò che ha fatto e lasciando un segno soprattutto nel cuore dei tifosi laziali.

 

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