Molti tifosi del Milan temevano che con la disfatta politica, Berlusconi potesse abbandonare anche il club, vendendolo magari agli oligarchi russi. Il fondatore di Mediaset, invece, non pare avere nessuna intenzione di chiudere col calcio. Intervistato dal quotidiano La Stampa, colui che è ancora il presidente del consiglio ha affermato di volere tornare ad essere il presidente del Milan, club di cui è sempre stato proprietario negli ultimi 25 anni.
L’esperienza politica di Berlusconi, d’altronde, pare giunta al capolinea. Entro pochi giorni, se non addirittura ore, rassegnerà le dimissioni. Berlusconi ha già detto che non si ricandiderà nemmeno se si dovesse votare tra gennaio e febbraio. D’altronde, la fiducia degli italiani e delle istituzioni internazionali nei suoi confronti è ai minimi storici e dunque un’altra campagna elettorale è decisamente improponibile. Berlusconi, dunque, vuol tornare al vecchio amore. Non a tempo pieno, s’intende, ma con molto più impegno rispetto al recente passato. Se come presidente del consiglio ha fallito, di certo non si può dire che da dirigente sportivo non sia stato un vincente. Basti pensare che in 25 anni ha conquistato, tra le tante cose, 8 scudetti, 5 Champions League e 3 Coppe del Mondo per club.