Nelle scorse settimane abbiamo raccontanto del calciatore del Bayern Monaco, Breno, rimasto coinvolto nell’incendio divampato nella sua villa a Monaco e a causa del quale rimase prima lievemente ferito e poi fu arrestato per esserne stato considerato il responsabile.
Dopo 12 giorni di prigione il 21enne calciatore brasiliano è tornato in libertà, pagando una cauzione di ben 500.000 euro, sebbene rimanga il reale sospettato per l’incendio che gli ha distrutto casa.
Karl-Heinz Rummenigge, presidente del Consiglio di Amministrazione del Bayern ha dichiarato di essere molto felice che Breno possa tornare libero e dalla sua famiglia. E ha altresì ringraziato sia la Corte che il legale di Breno, Werner Leitner, per aver trattato il caso con estrema sensibilità.
I PM avevano fatto arrestare Breno lo scorso 24 settembre per evitare la sua fuga in Brasile, essendo ferma la loro convinzione che sia stato Breno ad appiccare l’incendio in casa sua, nella quale, tra l’altro si trovava da solo. La moglie e i tre figli stavano rientrando mentre i pompieri tentavano di domare le fiamme.
Prima di essere arrestato, Breno è stato anche visitato da uno psicologo, probabilmente per il suo stato psicologico fortemente provato dagli ultimi infortuni che lo hanno tanto condizionato e che lo costringeranno a subire un’ operazione al ginocchio.