“Ebbi modo di vedere da una distanza di circa 10 metri un tavolo con sopra buste di droga“. È parte della dichiarazione che Mario Balotelli ha rilasciato ai pm del pool anticamorra Sergio Amato e Enrica Parascandolo, riguardo l’inchiesta per la “visita” del Nazionale a Scampia.
Il Mattino ha riportato che il giocatore del Manchester City avrebbe visto una “fabbrica della cocaina” accompagnato in motorino dall’imprenditore Marco Iorio durante il suo excursus nel luoghi dello spaccio di Napoli.
Secondo gli atti della Procura risulta che Iorio aiutò Balotelli a noleggiare una barca “per fare un giro a Capri insieme a un amico e qualche ragazza“. “Ebbi modo di vedere – ha continuato l’attaccante – da una distanza di circa 10 metri un tavolo con sopra buste di droga“.
Alla Procura, sempre come riporta il Mattino, risulta che Ezequiel Lavezzi abbia conosciuto Antonio Lo Russo, figlio del boss pentito Salvatore Lo Russo. In merito alla vicenda il numero 22 dei partenopei ha detto:
“Ho appreso solo dai giornali che si trattava di un latitante, io lo conoscevo in quanto capo ultrà. Lo Russo è venuto anche qualche volta a casa mia, in occasione di incontri con i tifosi, dal momento che c’è anche in Argentina un’abitudine dei giocatori di mantenere rapporti con i capi delle tifoserie. Poi se non ricordo male Antonio si adoperò con uno striscione per impedire che venissi trasferito dal Napoli quando si diffusero le voci di una mia cessione”.