Dopo anni di controversie e spiacevoli episodi, la FIFA pare essere finalmente capitolata alla volontà di tutti quelli che, da sempre, sono stati a favore dell’introduzione della tecnologia nel mondo del calcio. Per sapere se il pallone ha varcato o meno la linea di porta, e ridurre così drasticamente il margine di errore, da oggi ci affideremo ad uno strumento validissimo, già adottato da tempo in altri sport, tennis e cricket in primis.
L’occhio elettronico, meglio noto con il nome di occhio di falco, sarà integrato oggi per la prima volta nel corso del Mondiale per Club, in programma in Giappone dal 6 al 16 dicembre, e al quale prenderà parte, come rappresentativa del calcio europeo, il Chelsea, campione in carica della massima competizione continentale.
Diciamo pure addio ai gol fantasma, ed a quelli validi mai convalidati che hanno influenzato il risultato finale di partite importanti e meno importanti, ma anche campionati interi. Steve Carter, direttore del sistema di moviola Hawk-Eye, ha dichiarato: “L’importante è che queste tecnologie si comportino nel migliore dei modi, in maniera da evitare errori. Ovviamente lo scenario peggiore si verificherebbe se la tecnologia venisse smentita dalle immagini televisive“.
La FIFA, che da ben 13 anni lotta contro l’introduzione in campo della tecnologia, ha dovuto arrendersi dinanzi ai continui errori commessi da arbitri, assistenti di linea e giudici di porta. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico ‘Times‘, l’occhio di falco, con un margine di imprecisione di soli 3 mm, ha già evidenziato che gli assistenti di linea, nei match di tennis, chiamano palle errate nel 27 % dei casi (circa 3 segnalazioni sbagliate su 10).
Se riuscissimo ad accettare serenamente che l’occhio della terna arbitrale, in quanto umano, è soggetto ad un margine di errore assai ampio, potremmo concepire più facilmente l’apporto oggettivo di una tecnologia che potrebbe risolvere imbarazzanti episodi che, a volte, sanno quasi di premeditazione.