Una caldissima Palermo serale è lo scenario di una partita molto intensa e spettacolare tra Palermo ed Inter. Il posticipo ha tutt’altro che deluso le aspettative, date sia dalla qualità delle due formazioni che dalla spettacolarità degli anticipi, ed il risultato vede i rosaneri vincere per 4-3 sui nerazzurri al termine di una partita pirotecnica.
Il Palermo parte bene con ritmi molto serrati e pressing forsennato, il trio Ilicic-Hernandez-Miccoli è subito molto attivo. Al quarto minuto Zarate si addormenta e perde palla in prossimità della sua area, Miccoli scarica su Hernandez che vede parato il suo colpo di testa da un vigile Julio Cesar. Al sedicesimo l’Inter si avventura in area rosanero, Jonathan avanza ma si lascia cadere dopo una lieve trattenuta di Balzaretti: Brighi lascia giustamente giocare. Pochi minuti dopo, Hernandez viene liberato in verticale e si trova davanti un’autostrada verso la porta nerazzurra, ma un prodigioso Javier Zanetti gli sbarra la strada. L’Inter lancia i primi segnali di risveglio al 25′, quando con una buona azione corale Cambiasso tira malamente a lato della porta.
Dopo qualche occasione sprecata, tra cui un improbabile tiro di Forlan dai 35 metri, arriva il gol: un bruttissimo tiro di Stankovic diventa assist per Milito, che con una zampata infila il pallone alle spalle di Tzorvas e segna l’1-0 per l’Inter. Prima della chiusura del primo tempo c’è da segnalare il primo cambio dell’Inter che arriva al 35esimo, con Gasperini che inserisce Sneijder al posto di un inesistente Zarate.
Pronti, via: l’inizio del secondo tempo vede il Palermo riportarsi in parità con Fabrizio Miccoli che, lanciato a rete in posizione perfetta dal nuovo acquisto Edgar Barreto, mette dentro di precisione. Passano però quattro minuti prima che l’Inter ristabilisca subito il suo vantaggio: Silvestre trattiene vistosamente Samuel in area e Brighi indica il dischetto. Il tiro dagli undici metri non viene fallito da Diego Milito che mette a segno la sua doppietta.
Il Palermo non digerisce il ritrovato vantaggio dell’Inter e decide di riprendersi la parità due minuti dopo, con Miccoli che buca la difesa nerazzurra – stasera molto lacunosa – e mette al centro per il giovane Abel Hernandez che non può proprio sbagliare. Al ventesimo del secondo tempo le squadre sono stremate ed i ribaltamenti di fronte sono continui, ed il Palermo diventa padrone del campo. Un 38enne Zanetti in forma stratosferica regge la difesa dell’Inter che lascia clamorosi buchi, ma niente può quando Abel Hernandez percorre indisturbato il centrocampo e, una volta al limite dell’area, la passa ad Ilicic che spreca la grande occasione scaricando su Julio Cesar. È proprio Ilicic a lasciare il posto a Bertolo al 22esimo del secondo tempo, dopo l’ennesimo contropiede del Palermo, terminato con una posizione di offside. Pochi minuti dopo Brighi è clemente con Samuel, che meriterebbe il secondo giallo per un fallaccio su Abel Hernandez che verrà sostituito poco dopo da Mauricio Pinilla.
L’Inter si riprende e fa un buon quarto d’ora, ma al 40esimo arriva la mazzata: Miccoli si incarica una punizione dai 25 metri e fa sfoggio di una delle sue migliori qualità, e una volta presa la rincorsa la piazza sul primo palo a togliere le ragnatele all’angolino. Ma non è finita. Lo stadio non ha il tempo di placarsi dall’esplosione per il gol precedente che Pinilla si avventura in un’azione personale, si accentra e, sempre dalla grande distanza, tira con potenza e mette dentro, con un Julio Cesar che inspiegabilmente si sposta dalla traiettoria del tiro.
Scade il tempo regolamentare, e passato il primo minuto di recupero è Forlan a segnare solo davanti al portiere grazie al suggerimento di Sneijder, mettendo la firma sull’inutile rete del 4-3.
La domanda sorge spontanea: riuscirà l’allenatore rosanero Mangia a non diventare preda del mangia-allenatori per eccellenza mettendo a segno altre prestazioni del genere?