De Laurentis senza mezzi termini: “Voglio un tecnico con le palle!”

Con la fine del campionato si è chiuso anche l’esperienza dell’allenatore toscano Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli. il tecnico toscano infatti ha allenato per l’ultima volta la squadra partenopea nell’ultimo match contro la Roma salutando poi i tifosi azzurri in diretta tv. Con la partenza dell’allenatore, che molto probabilmente siederà sulla panchina dell’Inter, il presidente del club partenopeo Aurelio De Laurentis ha iniziato a gurdarsi intorno alla ricerca del nuovo trainer che guiderà la squadra nella prossima difficile stagione.

Molti sono al momento i nomi dei possibili allenatori ma il presidente vuole sopratutto che il nuovo tecnico abbia i cosiddetti attributi, come ha spiegato alla stampa senza mezzi termini:” A Mazzarri  avevo proposto un contratto di due anni, ma avevo subito iniziato a guardarmi intorno, me ne sono intervistati parecchi, anche per capire se convivere sotto lo stesso tetto era simpatico o meno. Con Mazzarri bastava uno sguardo per intenderci, poi ognuno di noi ha le sue convinzioni. Io non voglio fare una squadra di giovani da far crescere e poi vendere. Abbiamo sempre giocato con la difesa a tre? Non mi lascio condizionare dal modulo nella scelta del nuovo allenatore. Il nuovo tecnico mi deve convincere per le palle che avrà”.

Niente riferimenti a moduli o a giocatori impiegati, il vulcani presidente giudicherà il nuovo allenatore sopratutto in base al coraggio delle scelte, visto che secondo De Laurentis molti giocatori rendono solo se gestiti con carattere dal tecnico: “Se uno come Lamela lo fai giocare, è un grande calciatore. Se lo metti in mano a due allenatori meno capaci, il discorso allora è diverso. Quando parlo di giovani, parlo di calciatori già pronti per l’uso, non da far crescere”.

Infine l’ultimo pensiero dell’allenatore va all’annata appena conclusa:“Mi sono piaciuti tutti i protagonisti, mi dà la carica per capire dove migliorare questo gruppo di lavoro. Sto studiando quale sarà in futuro il modello migliore per fare molto bene sia in campionato che in Champions. E’ questo il problema da verificare nei prossimi 36 mesi in attesa che il calcio cambi, si elimini l’Europa League, si riducano le squadre in Serie A”.

 

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