Pulvirenti infuriato: “La panchina della Juve ha annullato il goal”

Uno stadio intero che a fine partita dimostra apertamente la sua rabbia per una partita macchiata da un errore arbitrale. I tifosi del Catania infatti non hanno assolutamente digerito al sconfitta rimediata nella gara contro la Juventus e, al termine del match, il presidente degli etnei antonio Pulvirenti si è fatto portavoce del malumore della tifoseria con alcune dichiarazioni importanti. Secondo Pulvirenti infatti la panchina della juventus avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel convincere l’assistente dell’arbitro ad annullare il vantaggio rossoazzurro:”Sudditanza psicologica? Qui c’è qualcosa di più. E il nostro goal è stato annullato di fatto dalla panchina della Juve, visto che il guardalinee l’aveva dato. Sarà stato Pepe, che oltre al calciatore adesso fa anche l’arbitro… Vorrei capire perchè è stato annullato il nostro goal. Quanto accaduto oggi è vergognoso!“.

Oltre all’episodio del gol annullato però il presidente catanese analizza tutto l’andamento della gara e analizza i numerosi errori commessi dal sestetto arbitrale. Il Catania infatti ha terminato la partita in dieci per l’espulsione di Marchese, ed ha subito ben 7 ammonizioni. Inoltre l’arbitro avrebbe sbagliato anche in occasione del goal della Juve viziato da una posizione irregolare di Bendtner. Insomma Pulvirenti non ci sta:”La loro rete era in fuorigioco. E poi abbiamo avuto 7 ammoniti, diciamo che l’espulsioneera nell’aria. Vorrei capire noi cosa dobbiamo fare per giocare contro la Juve, pensavo che certi tempi fossero finiti, a quanto pare non è così“.

Il presidente si fa portavoce della delusione di una città intera e senza mezzi termini si augura un cambiamento del sistema arbitrale:”Qui ci sono sette arbitri e nessuno vede niente. Cosa mi ha detto Gervasoni negli spogliatoi? Mi ha chiesto scusa, e io gli ho detto che deve chiedermi scusa due volte, perchè ha annullato un goal regolare e perché mi ha espulso senza motivo. Spero vivamente che la classe arbitrali cambi, non è giusto”.

 

 

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