C’è un vecchio detto nostrano che recita grosso modo così: “Il pallone è rotondo, può succedere di tutto“. Difficilmente certi proverbi sparano a caso. Non c’è niente di più imprevedibile di una partita di calcio. Sembra quasi questa la metafora della vita, inavverita e solerte, che colpisce, prende e da come meglio crede, senza chiederti il permesso, nè tanto meno bussare alla tua porta prima di farne irruzione.
Nei 90′ di una partita può accadere che l’ultima in classifica faccia le scarpe alla testa di serie, sciorinando un calcio che, fino a quel momento, non si era mai visto. Quando si scende in campo, le motivazioni la vincono sul resto, o quasi. La fortuna, come in tutte le cose, ci mette del suo. Puoi avere in squadra tutti i campioni di questo mondo: quando la palla non vuole entrare, stai pur certo che non entra. Se le cose non son decise a tavolino (vedi gli ultimi fatti di cronaca sportiva), non c’è Dio, greco o latino che sia, in grado di prevedere il risultato finale di una partita. Quella rara volta che si riesce ad azzeccare un pronostico, è soltanto perchè ci si è messa la fortuna di mezzo.
Se una cosa deve succedere, succede. Non importa se giochi in dieci, nove, otto uomini. Se nel grande libro del calcio c’è scritto che in quella giornata vinci, stai sicuro che così sarà. In Argentina, per diverne una, è successo che un centrocampista, preso il posto del suo portiere (espulso per un fallo da rosso diretto), sia riuscito a parare il penalty come meglio non avrebbe potuto. La partita in questione, Racing Club VS San Martin (San Juan), si è conclusa sul 3-1. Il video, tratto da Youtube, ci mostra chiaramente il fallo, che ha decretato l’espulsione del portiere, e la bella parata del centrocampista, che blocca anche sulla ribattuta. Se l’arbitro avesse deciso per il giallo, il portiere di ruolo sarebbe riuscito a fare altrettanto? Vi lasciamo con questo interrogativo.
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